ASIA/INDIA - La nomina è “un’opportunità per servire Dio e la nazione indiana”, dice Mons. Oswald Gracias, nuovo Arcivescovo di Bombay

lunedì, 16 ottobre 2006

Bombay (Agenzia Fides) - La più grande diocesi indiana ha un nuovo Arcivescovo: Mons. Oswald Gracias è stato nominato dal Santo Padre Arcivescovo di Bombay (anche Mumbai), fra l’entusiasmo e la gioia della comunità locale. La Cattedra vescovile era vacante dal 20 maggio scorso, quando il Santo Padre ha nominato il Card. Ivan Dias Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli.
Mons. Gracias, 61 anni, già Arcivescovo di Agra, è tuttora Presidente della Conferenza Episcopale Indiana di rito Latino (CCBI), ed è anche responsabile della Commissione per Comunicazioni sociali nella Conferenza Episcopale interrituale (CBCI), che riunisce i Vescovi di rito latino, siro-malabarese e siro-malankarese.
La nomina è “un’opportunità per servire Dio e la nazione indiana”, ha detto Mons. Gracias, esponendo a caldo i suoi sentimenti. “Farò del mio meglio - ha continuato - per contribuire a costruire una società giusta e fraterna. Una delle mie priorità sarà quella di operare per cancellare l’immagine di minoranza e di ghetto, assegnata ai cristiani in India: occorre integrarsi pienamente nella società indiana, per lavorare in fare dei poveri e degli emarginati, indipendentemente dalla casta o dalla razza”.
Riferendosi al contesto della sua nuova diocesi, Mons. Gracias ha detto: “I recenti attentati a Mumbai, capitale commerciale dell’India, hanno accresciuto un clima di sospetto e sfiducia fra le comunità religiose. Mi impegnerò a costruire ponti di pace e a portare armonia e riconciliazione fra le comunità religiose”.
Il suo motto è “Riconciliare tutto in Cristo”, e questo sforzo contraddistinguerà il suo spirito e le sue azioni anche alla guida dell’arcidiocesi di Bombay, di cui Mons. Gracias è originario.
Bombay è la diocesi più estesa dell’intera India: su una popolazione di 19 milioni di abitati, conta oltre 500mila cattolici, 750 sacerdoti, 1530 suore e un network di 129 fra scuole e collegi cattolici, che provvedono all’educazione di migliaia di bambini, ragazzi e giovani. (PA) (Agenzia Fides 16/10/2006 righe 27 parole 278)


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