ASIA/KAZAKHSTAN - IL DIALOGO FRA RELIGIONI VIA ALLA PACE: UN INCONTRO INTERRELIGIOSO NEL CUORE DELL’ASIA, IN KAZAKHSTAN, PONTE FRA ORIENTE E OCCIDENTE

lunedì, 22 settembre 2003

Astana (Agenzia Fides) – Lo “spirito di Assisi” per due giorni si trasferisce nel cuore dell’Asia: si terrà il 23 e 24 settembre ad Astana, capitale del Kazakhstan, un Congresso Interreligioso a cui parteciperà una delegazione della Santa Sede.
In un colloquio con l’Agenzia Fides mons. S.E. Mons. Tomasz Peta, Arcivescovo di Astana ha sottolineato: “L’incontro è stato organizzato e voluto dal presidente del Kazakhstan, Nursultan Narzabayev ed è sicuramente uno dei frutti del viaggio che il Santo Padre ha compiuto nel paese nel 2001. Speriamo che il meeting porti frutti di distensione e pace. Il Papa ci ha insegnato che il dialogo fra religioni è un importante strumento per costruire la pace”.
“Il nostro paese – ha continuato l’Arcivescovo – ha oltre 130 gruppi etnici e una popolazione al 60%musulmana: abbiamo bisogno di coltivare la comunione e il dialogo. Siamo molto felici che le autorità civili riconoscano il Papa come grande autorità morale e livello mondiale e abbiano lanciato un’iniziativa in sintonia con lo Spirito d Assisi, dove si svolse il primo incontro interreligioso per la pace”.
La delegazione vaticana è presieduta dal Card. Jozef Tomko, Prefetto emerito della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, e composta, fra gli altri, a da Mons. Renato Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; Mons. Pier Luigi Celata, Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, Mons. Jozef Wesolowski, Nunzio Apostolico in Kazakhstan
L’incontro in Kazakhstan si ispira ad alcuni passi della dichiarazione Nostra Aetate del Concilio Vaticano II: “La Chiesa esorta i suoi figli affinché con prudenza e carità, per mezzo dei colloqui e della collaborazione con i seguaci delle altre religioni, testimoniando la fede e la vita cristiana, riconoscano, conservino e promuovano quei beni spirituali e morali e quei valori socio-culturali che in essi si trovano” (NE 2).
Giovanni Paolo II, nei 25 anni del Suo Pontificato, ha incontrato numerosi capi religiosi, per promuovere nel mondo i valori spirituali e morali e favorire così la riconciliazione e la pace fra i popoli. Nel gennaio dell’anno scorso, convocando per la seconda volta ad Assisi i rappresentanti delle religioni del mondo, il Santo Padre ha ribadito che “è doveroso che le persone e le comunità religiose manifestino il più netto e radicale ripudio della violenza, di ogni violenza, a partire da quella che pretende di ammantarsi di religiosità facendo addirittura appello al nome sacrosanto di Dio per offendere l’uomo”.
(PA) (Agenzia Fides 22/9/2003 lines 36 words 393)


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