ASIA/INDIA - Villaggio cattolico di pescatori nel Kerala colpito dal virus chikungunya che ha causato 70 morti. Anche questo virus è trasmesso dalla zanzara tigre

venerdì, 6 ottobre 2006

Roma (Agenzia Fides) - Nelle ultime tre settimane lo stato settentrionale indiano del Kerala è stato colpito da una epidemia di chikungunya, la “malattia dell’uomo curvo”, simile alla dengue.
Sono circa 60 mila le persone ricoverate negli ospedali con i sintomi di questa rara forma di febbre virale che finora ha ucciso 70 abitanti di un villaggio cattolico di pescatori. La maggior parte delle morti si sono verificate nel distretto di Alappuzha, circondato da acque stagnanti che favoriscono il proliferare dei mosquitos portatori del virus.
Molti dei villaggi dell’area sono prevalentemente Cattolici, e le chiese insieme alle altre organizzazioni cattoliche del Kerala stanno prendendo provvedimenti per affrontare l’emergenza.
“Attraverso le nostre parrocchie stiamo fornendo assistenza medica a molte persone nei villaggi”, ha dichiarato il Vescovo Stephan Athipozhiyil.
La diocesi insieme ad altre congregazioni lavora ininterrottamente per assistere le persone in difficoltà nei vari centri sanitari e negli ospedali. “La situazione è preoccupante - ha aggiunto il Vescovo - perché sono ormai molte gli abitanti dei villaggi colpiti dal virus”.
Il numero di decessi continua ad aumentare e l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inviato alcuni esperti per far fronte alla situazione.
Sebbene non sia una malattia mortale, la chikungunya ha causato 300 morti negli ultimi tre mesi oltre che in Kerala anche in Karnataka, Andhra Pradesh e Tamil Nadu. In quest’ultimo Stato, lo scorso luglio sono stati registrati un gran numero di casi nei distretti settentrionali di Maturai e Tirunelveli.
La chikungunya limita i movimenti causando assoluta immobilità e l’assunzione di posizioni piegate. I sintomi compaiono entro una settimana dalla puntura della zanzara tigre.
(AP) (6/10/2006 Agenzia Fides; Righe:26; Parole:277)


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