ASIA/FILIPPINE - Rompere gli indugi e tornare a camminare verso la pace: l’appello della Conferenza Vescovi-Ulama delle Filippine

lunedì, 2 ottobre 2006

Davao (Agenzia Fides) - Rompere l’impasse in cui si trova il processo di pace e tornare a incamminarsi sulla via del riavvicinamento, del negoziato e della riconciliazione definitiva: è questo l’intento della Conferenza Vescovi-Ulama di Mindanao (“Bishops-Ulama Conference”, BUC), che si riunisce il 9 e 10 ottobre per una “Consultazione di pace di tutti i leader di Mindanao”, con l’obiettivo di dare una scossa all’attuale situazione di stallo, e permettere al processo di pace di ricominciare.
Si tratta di una “riunione di emergenza”, come ha spiegato all’Agenzia Fides Mons. Fernando Cavalla, Arcivescovo di Davao e coordinatore della Conferenza, insieme con il leader musulmano Mahid Mutilan e con il Vescovo protestante Mons. Hilario Gomes : il paese infatti attende una risposta urgente e un contributo dei leader religiosi per far ripartire il negoziato fra governo e il gruppo guerrigliero del “Moro Islamic Liberation Front” (MILF). L’incontro mira a costruire una piattaforma di proposte che riscuota un appoggio trasversale da istituzioni, leader, comunità religiose, movimenti e associazioni della società civile. Una piattaforma che serva a sospingere gli attori in campo verso un maggiore impegno per sbloccare la situazione.
All’incontro di Davao sono stati inviatati anche Mohagher Iqbal, uno dei leader del MILF, e Silvestre Afable, che partecipa al gruppo dei negoziati in qualità di rappresentante governativo. Il Governo e il MILF non sono riusciti a trovare un accordo sulla questione del dominio ancestrale della terra, durante l’ultima sessione dei colloqui esplorativi tenutasi il 6-7 settembre scorso.
In un comunicato di alcuni giorni fa, la BUC ha esortato il governo e il MILF “a riprendere le trattative al più presto possibile e restaurare un dialogo pacifico e rispettoso”, notando che “il dialogo è la sola via umana per risolvere i problemi”.
“Noi e il nostro popolo - afferma la Conferenza - abbiamo atteso a lungo i risultati dei negoziati di pace. Oggi siamo preoccupati per il fatto che essi sono finiti in uno stallo. Crediamo che anche le questioni sociali e politiche vadano inquadrate e possano essere risolte all’interno di una cornice di valori morali e spirituali”.
Istituita nel 1996, la BUC è composta da 34 Vescovi cattolici, 18 Vescovo protestanti e 24 Ulama di Mindanao, l’isola del sud delle Filippine dove vive la minoranza islamica.
Da oltre un decennio i leader religiosi cristiani e islamici alzano con forza la voce per la pace nelle Filippine Sud, sperando e pregando “per una pace giusta, in cui non vi siano vinti ma solo vincitori”. I leader credono che le comunità religiose possano contribuire a fermare il terrorismo, lottare contro la povertà e l’ingiustizia, promuovere la pace e l’armonia sociale. (PA) (Agenzia Fides 2/10/2006 righe: 29 parole 293)


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