ASIA/INDONESIA - Appello di capi religiosi e intellettuali islamici: “Stop all’esecuzione dei tre cattolici condannati a morte”

venerdì, 15 settembre 2006

Roma (Agenzia Fides) - Al coro di voci per salvare i tre cattolici condannati a morte a Poso (Indonesia) si unisce anche un gruppo di autorevoli rappresentanti musulmani, che hanno partecipato al recente incontro interreligioso promosso ad Assisi dalla Comunità di Sant'Egidio. I leader hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica Indonesiana, Susilo Bambang Yudhoyono, in favore di Fabianus Tibo, Domingus Da Silva, Marinus Riwu, in attesa di esecuzione, dopo la sospensione ordinata il 12 agosto.
Si tratta dell'ayatollah iraniano Muhammad Ali Tashiri, del giudice Dr. El Halabi Abbas, del dr. Mohammad Sammak, consigliere politico del Gran Mufti del Libano e del dr. Saoud El Maolua, anche'egli libanese, della fondazione Shamseddine per il Dialogo. Gli autorevoli rappresentanti islamici - spiega la Comunità di Sant’Egidio, che ha raccolto l’appello - chiedono che il gesto di clemenza venga attuato al fine di provare “ancora una volta che la giustizia è un principio fondamentale nell'Islam”.
“Noi - si legge nel testo - quali devoti Musulmani di diverse denominazioni, per la nostra fede negli insegnamenti dell'Islam, che rispetta la vita umana e la dignità degli esseri umani e che predica il dialogo ed il rispetto delle differenze tra le persone di tutte le fedi; Noi, quali Musulmani orgogliosi dell'Indonesia non solo perché è il più grande paese Islamico, ma anche perché è una Comunità Islamica aperta e tollerante che rispetta costituzionalmente i diritti di tutti gli altri credenti, secondo l'insegnamento dell'Islam; Ci appelliamo a sua Eccellenza, Sig. Presidente, affinché sia riconsiderato, per il principio religioso ed umanitario di giustizia ed uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, il verdetto emesso contro i tre cittadini cristiani indonesiani”.
I leader affermano che “un gesto di clemenza a nome di tutta la grande Nazione Indonesiana, renderà più visibile in tutto il mondo il buon volto dell'Islam, proverà ancora una volta che la giustizia è un principio fondamentale nell'Islam, e che le genti del Libro, i Cristiani e gli Ebrei, godono di un grande rispetto, amore ed ammirazione secondo il Santo Corano”.
“Siamo sicuri, Sig. Presidente - conclude l’appello - che rispondendo positivamente all'appello che le rivolgiamo lei ci darà grande forza, in questa Conferenza Internazionale e negli altri incontri, nel nostro impegno per dare un'immagine costruttiva e positiva dell'Islam in cui tutti noi crediamo”.
L'appello si aggiunge ai tanti, provenienti da ogni parte del mondo, inviati a sostegno della seconda richiesta di grazia presentata al presidente Yudhoyono dai legali dei tre condannati il 25 agosto 2006. La normativa indonesiana garantisce la sospensione dell'esecuzione almeno finchè il Presidente non si sia pronunciato. (PA) (Agenzia Fides 15/9/2006 righe 28 parole 287)


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