AFRICA/KENYA - Il dramma delle demolizioni degli slum di Nairobi: “Bisogna assicurare la certezza dell’abitazione per migliorare le condizioni di vita degli abitanti di questi quartieri” afferma una rete di assistenza cattolica

mercoledì, 13 settembre 2006

Nairobi (Agenzia Fides)- Le parrocchie cattoliche che operano negli slum di Nairobi, la capitale del Kenya, hanno condannato la demolizione da parte del governo delle baracche , che ha lasciato circa 600 famiglie senza casa.
Secondo quanto riporta l’Agenzia CISA, il 2 settembre, una squadra composta da poliziotti e giovani appositamente reclutati si è recata nello slum di Komora, nella periferia orientale della città e ha proceduto a demolire le baracche dei poveri abitanti del quartiere. Ad una parte dello slum è stato dato addirittura fuoco.
“Gli abitanti hanno avuto soltanto 10 minuti d’avvertimento ed hanno perso tutte le loro cose” ha affermato il Kutok Network, un’organizzazione di volontariato delle parrocchie cattoliche negli slum di Nairobi. Si tratta di un problema che dura da tempo (vedi Fides 29 luglio 2003).
“Il governo locale deve fermare immediatamente le demolizioni e collaborare con le comunità interessate per identificare, studiare e sviluppare una nuova politica d’intervento in quelle zone, e individuare il modo di fornire i servizi ordinari a beneficio dell’intera Comunità” afferma una dichiarazione della rete d’assistenza cattolica.
La demolizione è avvenuta due settimane prima che a Nairobi si apra una riunione sui problemi delle città in Africa. Il quarto “Africities Summit”, che si terrà dal 18 al 24 settembre, ha lo scopo di individuare le strategie per realizzare gli obiettivi del “United Nations Millennium Development Goals”.
Vi sono più di 200 slum a Nairobi, dove vivono circa 2.5 milioni di abitanti stipati in in una superficie che è solo il 5 per cento dell’intera città. “La condizione socio-economica di queste persone è drammatica e gli abitanti degli slum sono tra le persone più sfruttate e oppresse del Kenya. Durante gli ultimi quindici anni gli sfratti forzati sono divenuti la norma negli slum di Nairobi” afferma Kutok Network. La rete, formata nel 2002, cerca di analizzare la realtà degli slum, di condividere esperienze di assistenza, di riflettere insieme sulla pastorale in questi quartieri e di progettare iniziative comuni.
Milioni di abitanti degli slum vivono nel timore costante che le stanze prese in affitto o le povere baracche costruite alla meglio, possano essere demolite in qualunque momento del giorno o della notte, e che tutto quello che possiedano venga perso o rubato. “Senza sicurezza del possesso, un abitante degli slum non può prendere l’iniziativa di migliorare la propria casa o investire in un’abitazione definitiva” conclude il rapporto della rete d’assistenza cattolica. (L.M.) (Agenzia Fides 13/9/2006 righe 37 parole 418)


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