AMERICA/CANADA - I Vescovi canadesi chiedono al governo di esprimere concretamente la solidarietà del paese verso gli sfollati del Libano predisponendo un fondo di emergenza per gli aiuti e di assicurarsi che tali aiuti giungano a destinazione

martedì, 25 luglio 2006

Ottawa (Agenzia Fides) - “Chiediamo al nostro governo che esprima in forma concreta la solidarietà del paese canadese verso gli sfollati, particolarmente quelli del Libano, predisponendo un fondo di emergenza per gli aiuti in questa crisi umanitaria. E chiediamo anche al governo che agisca con fermezza per assicurare che questo aiuto umanitario giunga a destinazione": è l'appello lanciato dai Vescovi del Canada contenuto nel messaggio firmato da Mons. Roger Èbacher, Arcivescovo di Gatineau e Presidente del Comitato dei Diritti Umani della Conferenza Episcopale Canadese. I Vescovi ricordano che si sta verificando una seria crisi umanitaria che sta provocando centinaia di vittime innocenti, con distruzione di infrastrutture, strade e ponti, installazioni elettriche... e spostamento massiccio della popolazione che corre ora il pericolo di soffrire la fame, la sete e le malattie.
I Vescovi ribadiscono con forza che "è indispensabile che le convenzioni internazionali siano rispettate da tutti e che cessi ogni violenza e rappresaglia contro la popolazione innocente". Affermano inoltre che in questa situazione è urgente un'effettiva azione internazionale. "Il dialogo e la mediazione sono valori importanti per la società canadese - conclude il messaggio - questa particolare caratteristica della nostra identità dovrebbe guidare il Canada nel suo intervento per aiutare a risolvere il conflitto". (RG) (Agenzia Fides 25/7/2006; righe 16, parole 210)


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