ASIA/LIBANO - “I nostri istituti sono riparo per i profughi”: i religiosi cattolici in Libano vicini alla popolazione civile

lunedì, 24 luglio 2006

Beirut (Agenzia Fides) - “Perché tutta la popolazione civile libanese deve soffrire le conseguenze di questo conflitto? Chiediamo con forza una tregua e che si esplorino altre strade per risolvere i problemi”: lo ha detto a Fides Fratel Georges Absi, Superiore in Libano della congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, raccontando come i religiosi cattolici si stiano impegnando per alleviare le difficili condizioni a cui sono costretti centinaia di magliai di civili in fuga dai bombardamenti.
“I nostri religiosi (una trentina nel paese) - continua Fr. Georges - sono al riparo in un convento sulle colline fuori Beirut. Nelle nostri scuole, dove attualmente non vi sono studenti, per il periodo delle vacanze estive, sono stati annullati tutti i campi per i giovani e le attività estive previste: gli istituti sono diventati un riparo per i profughi. Cerchiamo anche di aiutare nell’opera di assistenza ai rifugiati, ma le condizioni sono molto difficili. Aspettiamo e preghiamo con tutto il cuore perché sia proclamato un cessate il fuoco. Ci chiediamo il perché provocare tanta sofferenza per persone innocenti. Continuiamo a pregare per la pace e perché il Signore illumini la mente dei leader politici cha hanno nelle loro mani le sorti dei popoli”. (PA) (Agenzia Fides 24/7/2006 righe 25 parole 259)


Condividi: