AMERICA/MESSICO - Dal 31 luglio al 6 agosto i Vescovi indicono le Giornate di preghiera per la riconciliazione, la concordia e la pace nel paese, chiamando tutti a rafforzare la convivenza pacifica

venerdì, 21 luglio 2006

Città del Messico (Agenzia Fides) - "Noi Vescovi del Messico invitiamo, dal 31 luglio al 6 agosto, a celebrare intense Giornate di preghiera per la riconciliazione, la concordia e la pace, ed invochiamo la protezione del Sacro Cuore di Gesù a cui abbiamo consacrato la nostra Patria, e l'intercessione di Santa María di Guadalupe, Regina del Messico, affinché si mantenga l'unità del nostro paese". Questa la proposta lanciata dai Vescovi del Messico davanti alle tensioni sorte ultimamente nel paese dopo "la giornata elettorale più accanita della sua storia democratica". Il comunicato, con data 20 luglio 2006, è intitolato "Tutti uniti per la riconciliazione, la concordia e la pace". Purtroppo la giornata elettorale non si concluse come era lecito desiderare, ma ha dato luogo ad impugnazioni dei risultati ed a questioni che hanno investito fortemente le istituzioni considerate da tutti “come il supporto e la garanzia della nostra nascente democrazia”.
“Il Messico è sempre di più un paese pluralista nel quale dobbiamo raggiungere una convivenza pacifica e rispettosa, dato che tutti cerchiamo il progresso, la giustizia, il rispetto dei diritti umani ed il bene della Patria” affermano i Vescovi. “Oltre le differenze ideologiche, condividiamo una storia, dei valori, un destino che ora è in gioco in questo processo". Perciò “non è concepibile l'odio, e ancora meno la violenza, che è sempre condannabile e sterile". Inoltre la contesa elettorale ha provocato "una maggiore sensibilizzazione verso la necessità di lavorare per sradicare la corruzione, l'ignoranza e le profonde disuguaglianze sociali". I Vescovi considerano imprescindibile "fortificare la convivenza pacifica nel paese, perché quando questa si deteriora si causano enormi sofferenze a tutti, ma principalmente a quelli che possiedono di meno".
A nome della Chiesa Cattolica i Vescovi lanciano un appello a tutti gli uomini e le donne di buona volontà a "rispettare la legge e lavorare per la riconciliazione, il dialogo e l'intesa”, in quanto la situazione attuale chiede con urgenza “serenità, tolleranza e moderazione". Dalle autorità e dalle forze politiche si esige che esse agiscano "con verità e giustizia, si comportino con maturità, generosità ed onestà". (RG) (Agenzia Fides 21/7/2006; righe 24, parole 351)


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