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Hong Kong (Agenzia Fides) - “Circa 200 oggetti d’epoca presentati qui testimoniano l’amore del Signore e sono anche segni dell’inculturazione e della testimonianza dei missionari. E’ una esperienza di preghiera e di spiritualità”. Con queste parole don Thomas Law Kwok Fai, responsabile dell’Ufficio archeologico diocesano, ha definito il Museo ecclesiale della diocesi di Hong Kong durante la cerimonia di inaugurazione presieduta dal Vescovo ausiliare Mons. John Tong. Secondo quanto riferisce Kong Ko Bao (il bollettino diocesano in versione cinese), il nuovo Museo, inaugurato il 9 luglio, si trova al terzo piano della biblioteca dell’Istituto Teologico e Filosofico del Seminario dello Spirito Santo e si divide in due sale. La prima sala dell’esposizione ripercorre la storia della diocesi di Hong Kong, mentre la seconda sezione espone una serie di oggetti liturgici usati durante la Celebrazione Eucaristica prima del Concilio Vaticano II.
Oltre a Mons. Tong e a don Thomas Law, hanno partecipato all’inaugurazione e alla benedizione dei locali del nuovo Museo - che aprirà al pubblico nel prossimo ottobre - il Cancellière don Lawrence Lee, sacerdoti, religiosi e centinaia di laici. Secondo la presentazione di don Thomas Law, gli oggetti sacri esposti provengono soprattutto da 5 fonti: sono stati offerti da sacerdoti e laici; alcuni sono stati ritrovati tra i materiali in disuso; altri sono stati comprati alle vendite all’asta; altri ancora sono stati raccolti nelle missioni in continente, e infine altri sono stati rinvenuti durante i lavori di sistemazione della Cattedrale. Tra le rarità esposte ci sono il registro dello scambio di corrispondenza tra l’Imperatore cinese della dinastia Ming con i missionari; la custodia per il Santissimo Sacramento; la mitra e l’anello del Card. Wu e di Mons. Francio Hsu Chen-Ping (primo Vescovo cinese di Hong Kong). Una foto storica ricorda la visita di Papa Paolo VI a Hong Kong. Mons. Tong ha esortato i fedeli con queste parole: “Non siamo qui solo per apprezzare questi oggetti d’epoca, ma soprattutto per cercare di risvegliare un cuore che ami il Signore”.
Attualmente l’Ufficio diocesano che si occupa di questo settore, ha ritrovato migliaia di oggetti sacri considerati “storici”. Circa mille pezzi sono stati ripuliti e restaurati da una trentina di volontari laici preparati adeguatamente. Ricordando la propria esperienza provata durante il lavoro, uno dei laici ha detto: “questi oggetti mi hanno fatto vedere più chiaramente e più da vicino la mia fede”. (Agenzia Fides 18/07/2006 Righe: 33 Parole: 364)
