ASIA/INDIA - Scheda/I colpi al cuore di Bombay nell’ultimo decennio. La questione degli integralismi

mercoledì, 12 luglio 2006

Bombay (Agenzia Fides) - Non è la prima volta che Bombay, capitale economica dell’India, viene sconvolta da attentati terroristici. Con i suoi 17 milioni di abitanti, la vecchia Bombay (che nel 1996 prese il nome di Mumbai), è tra le cinque metropoli più popolose al mondo. Affacciata sull'Oceano indiano, si estende su 440 chilometri quadrati lungo la costa occidentale dell’India . Il suo sistema di trasporti è uno dei più affollati al mondo, utilizzato ogni giorno da sei milioni e mezzo di pendolari.
Secondo gli osservatori, l’attacco alla città ha anche un alto valore simbolico, è un colpo al cuore dell’Unione Indiana.
Pubblichiamo gli episodi di violenza verificatisi negli ultimi anni a Bombay, quasi tutti avvenuti nei pressi di stazioni ferroviarie, e quasi tutti attribuiti a gruppi terroristi di matrice islamica operanti in Kashmir.

- 12 marzo 1993: 13 esplosioni in diversi luoghi della città; 257 morti e 713 feriti

- 2 dicembre 2002: esplosione in un autobus fuori dalla stazione di Ghatkopar; due persone uccise e 31 ferite

- 6 dicembre 2002: esplosione alla stazione ferroviaria centrale della città, in un ristoralente, 25 feriti

- 27 gennaio 2003: esplosione all’esterno del centro commerciale annesso alla stazione di Vile Parle, 30 feriti

- 13 marzo 2003: esplosione su un treno mentre stava entrando nella stazione di Mulund; 11 morti e 65 feriti

- 25 agosto 2003: esplosione di due bombe al Bazar Zaveri; 46 morti e 160 feriti

In occasione degli attentati di Bombay, le organizzazioni cristiane hanno inoltre ricordato i numerosi episodi di violenza che si susseguono da anni in India contro le minoranze religiose, specialmente con attacchi al persone e istituzioni cristiane. Il fanatismo religioso, affermano, è un cancro da estirpare, a qualunque matrice ideologica appartenga. Oltre ai gruppi estremisti islamici, occorre biasimare e frenare anche gli integralisti indù, per costruire una società dove trionfino pace, armonia, rispetto dei diritti umani. (Agenzia Fides 12/7/2006 righe 27 parole 273)


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