AMERICA/STATI UNITI - Primo Incontro Nazionale di Pastorale Giovanile Ispanica: nei prossimi 15 anni più del 50% della Chiesa Cattolica statunitense sarà ispanica

lunedì, 10 luglio 2006

Indiana (Agenzia Fides) - Circa 2.300 giovani insieme a 20 Vescovi hanno partecipato al Primo Incontro Nazionale di Pastorale Giovanile Ispanica (PENPJH). L’incontro si è svolto dall’8 all’11 giugno presso l'Università di Notre Dame a Indiana, secondo quanto dice all'Agenzia Fides Manuel Peláez, Coordinatore del Ministero Ispanico dei Giovani adulti dell'Arcidiocesi di Miami. L'Incontro, che aveva per slogan "Tessendo Insieme il Futuro”, è stato il culmine di un processo di "incontro-conversione-comunione-solidarietà" di 18 mesi, a livello di parrocchia, movimento, diocesi e regione (vedi Fides 7/6/2006).
Secondo le statistiche del Comitato di Affari Ispanici della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB), sono ispanici il 41 per cento dei cattolici con meno di 30 anni. Dal 1960 il 71 per cento della crescita della Chiesa Cattolica nel paese è stato di origine ispanica. Secondo alcune stime, più del 50 per cento della Chiesa Cattolica statunitense sarà ispanica nei prossimi 15 anni. Per questi motivi l’Incontro Nazionale aveva i seguenti obiettivi: identificare e riflettere sulle necessità e contributi della gioventù ispano-cattolica alla Chiesa e alla società; promuovere la leadership e la formazione di giovani attraverso la pastorale giovanile ed arrivare ai giovani lontani dalla Chiesa; sviluppare una visione comune ed alcuni principi pastorali che guidino il ministero; identificare e promuovere i modelli pastorali che accompagnino la gioventù ispanica, sviluppare strategie ed assegnare le risorse adeguate per attrezzare parrocchie, diocesi, movimenti ed altre organizzazioni nel loro ministero con la gioventù ispanica.
"Voi costituite quasi la metà dei giovani in questo paese" ha affermato Mons. Placido Rodríguez, Vescovo di Lubbock (Texas), e Presidente del Comitato di Affari Ispanici dell'USCCB, nel suo discorso di benvenuto ai giovani durante il quale ha letto una lettera del Nunzio Apostolico con la benedizione a nome del Santo Padre Benedetto XVI. "Se la Chiesa sa sostenervi oggi, troverà in voi leader fedeli per continuare la sua missione. Camminiamo, dunque, come Chiesa, come discepoli fedeli di Gesù" ha esortato il Vescovo. Il Cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras) ha detto che "i giovani hanno molto da portare alla Chiesa Cattolica… I giovani hanno qualcosa da condividere: la loro fede ed entusiasmo per l'evangelizzazione. Il giovane è pieno di vita". Mons. José H. Gómez, Arcivescovo di San Antonio, Texas, ha lanciato un appello a non avere paura: "è il tempo di essere santi, nuovi evangelizzatori, missionari".
All’Incontro hanno partecipato anche rappresentanti del CELAM che hanno illustrato i temi connessi all'emigrazione dei giovani dall’America del sud verso gli Stati Uniti, e hanno parlato di una futura collaborazione tra CELAM e leadership giovanile ispanica nel paese.
Secondo Re Malavé, Presidente della Giunta Direttiva del Primo Incontro Nazionale del Pastorale Giovanile Ispanico, "questa non è la fine di un Incontro, bensì il principio di una nuova era della Pastorale Giovanile Ispanica". L'USCCB pubblicherà le conclusioni e le conferenze principali affinché servano come guida e i Vescovi di tutto il paese possano rispondere concretamente alle necessità dei giovani. (RG) (Agenzia Fides 10/7/2006)


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